Nella mia vita, come ho già detto, gli unici riferimenti assoluti sono stati e sono, fondamentalmente, due: il mio animus libertario e la testimonianza di vita dei miei genitori, la loro forza costruttiva. Escluse queste due mie colonne granitiche e intoccabili, ho sempre cercato di sottoporre a vaglio critico ogni situazione, ogni ambito, ogni relazione, ogni appartenenza, giungendo spesso a ribaltare impressioni ed opinioni e a modificare il punto di vista e, conseguentemente, la visione precedente. Tuttavia, l'essere di mente elastica e poco incline all'identitarismo politico non mi ha impedito di registrare con profondo rammarico l'inesorabile declino di una genuina volontà di sinistra in ambito parlamentare, l'allontanamento progressivo dai temi e dalle pratiche connaturate al suo campo d'azione, il non saper più rispondere efficacemente ai bisogni di quelle classi che, da sempre, ne rappresentavano lo zoccolo duro, l'incapacità di riconoscere l'emergere di nuovi soggetti politici portatori di nuove problematiche. Anzi, nel tempo, le divisioni sono divenute distanze incolmabili, le teorie si sono trasformate in bizantinismi, i ruoli in figure di potere, i gruppi in potentati, le pratiche di lotta si sono spente o sono state relegate nel limbo della proto-violenza. I giovani sono stati praticamente dimenticati. Contemporaneamente, sull'onda dei tempi storici sono sorti nuovi temi, urgenti e dirompenti, immediatamente assunti, qui e là e a parole, come temi portabandiera dalle sinistre parlamentari in diaspora, le quali, dimentiche del proprio radicamento di classe, hanno lasciato sul campo i temi primordiali orfani, immediatamente colti da altre distantissime realtà politiche a caccia di consensi. Bisognava allargare il campo tenendo ferma la barra dei fondamentali, non lasciare questi ultimi alla controparte! Quindi, semplicistico pippotto di premessa a parte e tenendo ben fermo l'orizzonte parlamentare nazionale:
- Sinistra Italiana, oggi, riporta in gioco con forza e determinazione quotidiana i temi fondativi della Sinistra: la Giustizia sociale, le donne come soggetti agenti nella storia e la lotta al patriarcato, il lavoro dignitoso, il salario dignitoso, la Giustizia fiscale, lo sfruttamento, la sicurezza sul lavoro, il welfare, la scuola pubblica, la sanità pubblica, la resistenza verso le forme di repressione... - Sinistra Italiana, insieme ai temi fondanti, porta con forza anche le nuove istanze all'attenzione di tutte e tutti senza costruire graduatorie di valore o di urgenza: la lotta alle discriminazioni di ogni tipo, la Cittadinanza aperta a tutte e a tutti, il rispetto per l'ambiente, le energie rinnovabili... - Sinistra Italiana risponde al richiamo e all'esigenza attualissimi della forma-partito, tentando una ricostruzione dal basso, dai territori, dai bisogni, dai desideri, dai soggetti... - Sinistra Italiana non teme di pronunciare il sostantivo “Sinistra”. Anzi, lo rimette al centro. E ne dispiega intorno vecchi e nuovi valori a trecentosessanta gradi. - In ultimo, ma non meno importante, Sinistra Italiana sta portando avanti bene, forte e chiaro, quel compito che molti orfani a sinistra auspicherebbero in questo preciso e difficile momento della Storia italiana: OPPOSIZIONE! E lo sta facendo in Parlamento, nelle piazze e nei territori. Dettaglio fondamentale! Perché un cambiamento radicale a livello periferico non può che essere radicato a livello nazionale, laddove le istanze si dovrebbero discutere e definire.
Ecco. Sinistra Italiana fa tutto questo. Anche se, inspiegabilmente, per i signori del mondo mediatico-giornalistico sembra quasi non esistere. E, invece, esiste, agisce, cresce. Probabilmente, ad alcuni che predicano da anni di “cose di sinistra” razzolando a destra, risulta anche un po' fastidiosa. A Genova, adesso, c'è bisogno proprio di questo. A Genova, adesso, c'è bisogno di partecipazione e di impegno. Perché un cambiamento reale parte sempre da un cambiamento possibile. Anche per una mezza anarchica come sono io.
di Carolina Manfrinetti
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